Versione cartacea dell’Opera unica su carta intitolata “Kàtagma” che fa parte della collezione privata del Museo Materiali Minimi d’Arte Contemporanea (MMMAC) di Paestum – Capaccio (SA).
Kàtagma in lingua greca significa “frattura”, identifica un chiaro simbolo di apertura nonché fonte di ispirazione per una personale meditazione sull’antico processo di antitesi tra “fysi-nomos”.
Quest'opera si ispira ad entrambe queste due dimensioni concettuali collegate a questa parola, espresse attraverso l'unificazione di diversi elementi compositivi come la linea rossa, l'ala grigia, l'auto gialla e lo sfondo arancione
Kàtagma nasce come uno dei numerosi bozzetti preparatori realizzati dall'artista per una tela più grande basata sulla stessa fonte ispirativa e struttura compositiva, ma si evolve e si conclude come un pezzo unico.
Con il movimento dei “Sofisti” (seconda metà del V secolo) il termine Physis (traduzione greca della Natura) assume una valenza politica, dando origine a quella che oggi viene convenzionalmente definita l’antitesi Physis/Nomos.
Il nomos, inteso come legge positiva della Polis, definisce così l'identità di una popolazione attraverso il compendio strutturale di usi e costumi, divenendo distanti e spesso distaccati dal contesto urbano.
Katagma, questa frattura, è ciò che esiste tra gli enti naturali (Physis) e le cosiddette leggi civili occidentali. (Nomos)
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Dimensioni
9.44" x 13.7" - 24 x 36 cm (Unframed) - Frame provided on request
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Mediums
Disegno a matita, Pastelli a olio, Cartoncino, Collage manuale su Carta d'archivio senza acidi 200 gr. Firmato sul retro.